DUE DISOCCUPATI DA 5 GIORNI SU TETTO COMUNE ENNESE
PIAZZA ARMERINA (ENNA) – Due disoccupati di Piazza Armerina (Enna),
sono, da cinque giorni, sul tetto del Municipio per chiedere lavoro.
"Abbiamo scelto di ricorrere a una forma estrema di protesta perché
dall’amministrazione comunale abbiamo ricevuto solo vane promesse",
spiega Giuseppe Camerino, 32 anni, ex conducente di pullman, ex
candidato del Partito Comunista dei Lavoratori alla presidenza della
Provincia di Enna. Insieme a lui c’é Michelangelo Perla, precario del
Comune, 43 anni, padre di due figli.
"Finora
– continua Camerino – siamo stati solo sfruttati: troviamo occupazioni
in nero e a tempo determinato. Non è più possibile andare avanti così".
I due disoccupati chiedono di essere assunti al Comune. "In pianta
organica – prosegue – ci sono 73 posti vuoti, in base ad una legge del
1986 l’amministrazione potrebbe assumerci subito". Perla e Camerino
hanno più volte chiesto l’intervento delle istituzioni. "Non ci hanno
risposto – dicono – e siccome, per un’ordinanza del sindaco non si può
protestare in strada usando il magafono, abbiamo pensato di salire sul
tetto del Comune".
Al momento non si registrano, da nessuna parte, né politica né sindacale, reazioni e commenti alla manifestazione
di Giuseppe Camerino che, tuttavia, è riuscito – nonostante siamo in
pieno agosto – ad ottenere una discreta “visibilità” mediatica.
Camerino, che
nella iniziativa è accompagnato da un precario del Comune, Michelangelo
Perla, nella propria protesta, in particolare chiede il riconoscimento
del “diritto al lavoro contrattualizzato, ai sensi dell’art. 16 della legge 56/1987, piuttosto che il lavoro nero legalizzato previsto dall’art.1 della legge regionale siciliana n. 5/2005”.
“La legge 56 – spiega Camerino – prevede
che i Comuni effettuano le assunzioni dei lavoratori da inquadrare nei
livelli retributivo-funzionali per i quali non è richiesto il titolo di
studio superiore a quello della scuola dell’obbligo, sulla base di
selezioni effettuate tra gli iscritti nelle liste di collocamento ed in
quelle di mobilità. Assunzioni che debbono avvenire in forma
strettamente numerica e secondo la graduatoria accertata dallo stesso
Ufficio Collocamento”.
“Il Comune – conclude il manifestante, da noi raggiunto al cellulare –,
invece, vorrebbe, sempre che ottenesse finanziamenti della Regione
giungere a delle assunzioni a carattere temporaneo e determinato,
secondo i canoni della legge regionale numero 5 che prevede la
realizzazione di “cantieri di servizio” per “in caso di interventi
richiesti da situazioni straordinarie o non previste o nel caso di
necessarie integrazioni e aggiornamenti dei servizi per i quali
l’organizzazione amministrativa del Comune non sia adeguata”. Tuttavia,
questa – sostiene Camerino – non è assolutamente la nostra
situazione dato che il Comune di Piazza Armerina non ha una necessità d
coprire picchi straordinari di lavoro, ma solo la pianta organica
vacante di ben 73 unità”.
Nell’esprimere
la solidarietà della redazione di INFOAUT ai manifestanti non possiamo che
constatare che l’attuale sistema politico regionale e nazionale continua sempre piu’ , tra precariato,
esternalizzazioni, lavoro interiale , a permettere ai datori
lavoro, specie se pubblici, di sfruttare a proprio i piacimento i
lavoratori e che pero’ nonostante il comportamento corrotto dei partiti e dei sindacati della sinistra esistono e si susseguono un po’ ovunque momenti di rottura e di protagonismo diretto dei proletari.