Duemila e 521 insegnanti in meno a partire da quest´anno.
Quindicimila in meno entro tre anni e a cominciare dal prossimo scuole
elementari con un solo maestro. La scure del governo nazionale si abbatte sulla
scuola siciliana costretta a ridimensionare il corpo docente e il personale
ausiliario.Il tutto, mentre esiste già una stima da parte del corpo docente sugli
insegnanti elementari che perderanno il posto il prossimo anno quando si
tornerà al maestro unico: salteranno circa seimila posti. E contro questo
provvedimento si preannunciano altre manifestazioni di piazza e la costituzione
di un gruppo di lavoro che dovrà partorire una proposta alternativa al maestro
unico da sottoporre al governo nazionale.
Lo scorso anno gli insegnanti di sostegno al lavoro erano
12.840 quest´anno dovrebbero fermarsi a 11.837 con un decremento di 1.003 unità.Si
rende indispensabile – incrementare il numero dei posti effettivamente
assegnati di almeno 600 unità al fine di assicurare maggiore gradualità nelle
operazioni di riallineamento e, soprattutto, non ridurre in maniera così
significativa il sostegno ai soggetti diversamente abili, pur in presenza di
incrementi così significativi di alunni.
«Non ci si rende conto che in Sicilia la scuola è per molti ragazzi disabili
l´unica occasione per integrarsi con la società – afferma Emanuele Schembri,
portavoce di numerosi insegnanti di sostegno di Agrigento dove, tra capoluogo e
provincia, i ragazzi diversamente abili da assistere quest´anno saranno 150 in più e i docenti a
loro destinati cento in meno – Le famiglie si rivolgono a noi – aggiunge – per
chiedere aiuto, non sanno come fare con i figli. Solo chi è ricco può
permettersi l´assistenza continuativa e a pagamento. Ma la maggior parte delle
coppie che hanno figli diversamente abili si affida principalmente alla scuola.
La situazione è drammatica».
Ed è tutt´altro che serena, a dire dei diretti interessati, la situazione della
scuola pubblica siciliana nel suo complesso. Oltre ai 2.520 insegnanti
in meno, quest´anno salteranno pure 162 posti destinati agli Ata. I sindacati,
davanti alla prospettiva «del taglio di 15 mila posti di lavoro nei prossimi
tre anni», parlando di «inaudito attacco alla scuola pubblica che avrà effetti
sociali devastanti». (07 settembre 2008)
Riportiamo di seguito il comunicato stampa dei Cobas Scuola
Sicilia
COMUNICATO STAMPA
I PRECARI DELLA SCUOLA SI STANNO MOBILITANDO CONTRO LA MANOVRA ECONOMICA
DEL GOVERNO CHE DEVASTA LA SCUOLA PUBBLICA.
DRASTICA RIDUZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA,
ULTERIORE RIDUZIONE DEL TEMPO SCUOLA PER TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA,
RIDIMENSIONAMENTO DEL SOSTEGNO, INTRODUZIONE DELL’OBSOLETO MAESTRO
UNICO, EQUIPARAZIONE DELLE SCUOLE A FONDAZIONI, SIGNIFICANO PER NOI
DEQUALIFICAZIONE DELLA SCUOLA PUBBLICA E PER LORO SOLTANTO
ECONOMIE DI BILANCIO.
MAI COME IN QUESTO CASO “DIFESA DEGLI
ORGANICI”, E QUINDI DELL’OCCUPAZIONE, SIGNIFICA DIFESA DELLA
QUALITA’ DELL’ISTRUZIONE E
DEL DIRITTO ALLO STUDIO.
SU TALI QUESTIONI I COBAS E TUTTO IL
SINDACALISMO DI BASE HANNO
INDETTO LO SCIOPERO GENERALE PER VENERDI
17 OTTOBRE.
CONTRO LO SMANTELLAMENTO DELLA
SCUOLA PUBBLICA I COBAS DI PALERMO
ADERISCONO ALLA LOTTA DEI PRECARI, per:
1) IL RITIRO DEL DL 137 CHE PREVEDE IL RITORNO AL MAESTRO UNICO
2) IL RITIRO DEI TAGLI ALL’ORGANICO
DI SOSTEGNO, DI POSTO COMUNE DI
TUTTE LE CLASSI DI CONCORSO E DEGLI ATA PER EVITARE
L’ ACCORPAMENTO DELLE CLASSI E LO
SMANTELLAMENTO DELLE SCUOLE DEI PICCOLI COMUNI
3) UNA COMPLETA REVISIONE DEI CRITERI CON CUI SONO
STATE GESTITE LE
ASSEGNAZIONI PROVVISORIE PROVINCIALI
ED INTERPROVINCIALI CHE HANNO
INFLUITO PESANTEMENTE SULLA RIDUZIONE
DEI POSTI PER I DOCENTI PRECARI
INVITANO LE COMPONENTI TUTTE, DELLA SCUOLA
E DELLA SOCIETA’ CIVILE, A
PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE DI
MARTEDI 9 SETTEMBRE alle ore 12 a piazza CROCI a Palermo